PARIGI: 10 COSE DA VEDERE

Bonjour aujourd'hui je veux parler de mon voyage à Paris..
Ops Ops che sbadata mi sono ricordata ora che purtroppo non sono più li ma in Italia!!
Questa volta non farò come le altre raccontandovi giorno per giorno cosa ho visto e visitato perché altrimenti dovrei stare ore intere, bensì vorrei darvi 10 buoni motivi per cui andare a Parigi premettendo fin d'ora che la città non è per nulla low cost!!

1- TORRE EIFFEL
Ovviamente è la prima della lista, costituita da ben 18.038 pezzi di metallo, è stata ultimata il 31 marzo 1889 e doveva essere smantellata dopo soli due anni e invece eccola ancora lì simbolo di Parigi e di tutta la Francia.
Potete salire, con l'ascensore vi consiglio, scegliendo tra il secondo piano o la punta di essa e provate a indovinare per cosa ho optato??

Vi dico solo che al secondo piano mi sono seduta sul pavimento con una granita in mano e mi sono goduta il paesaggio augurandomi di non cadere



2- MUSEO D'ORSAY
Il museo è famoso soprattutto per i quadri impressionisti (Claude Monet, Paul Cézanne, Édouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte, ecc.) e post-impressionisti (Paul Gauguin, Vincent van Gogh, ecc.), ma contiene anche opere che partono dalla seconda metà del XIX secolo (Eugène Antoine Durenne, ecc.) e non espone esclusivamente dipinti ma anche importanti lavori di architetti, scultori, fotografi e creatori d'arte decorativa ed industriale.
Possiamo dire anche che è un'opera nell'opera in quanto è stato costruito nella vecchia stazione d'Orsay in occasione dell'esposizione universale di Parigi nel 1900
Vi lascio immaginare i prati di Manet, i papaveri di Monet, l’autoritratto di Van Gogh e le splendide ragazze tahitiane di Gauguin..

3- LOUVRE
Potrei parlarvi ore e ore e ore. Bellissimo fuori con la piramide di vetro e il complesso edificio, e all'interno con opere che vi lasceranno senza fiato e non mi riferisco solo alla “Gioconda” di Leonardo o alla “Venere di Milo”, ma anche alle Nozze di Cana (Veronese), le due prigioni di Michelangelo Buonarroti, amore e psiche di Antonio Canova, la libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, i tori alati dalla testa umana di Khorsabad, e molto altro.
Sappiate che un giorno vi servirà tutto per godervelo al meglio e lasciarvi trasportare dall'arte nelle varie epoche.





4- CATTEDRALE DI NOTRE-DAME
Penso che ognuno di noi l'abbia vista almeno una volta sfogliando libri, guardando film o ancor di più semplicemente grazie al cartone della Disney “Il gobbo di Notre-Dame”.
Ubicata nella parte orientale dell'Île de la Cité, nella piazza omonima, rappresenta una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo ed è uno dei monumenti più visitati; personalmente la reputo un'enorme opera d'arte a cielo aperto, stupenda soprattutto all'interno di giorno con le bellissime vetrate e il rosone che grazie al sole riflettono i vari colori.
Chiamata anche la cattedrale metropolitana di Nostra Signora è il centro in quanto proprio davanti al suo ingresso si trova il Punto Zero, ovvero la stella di bronzo dalla quale vengono calcolate tutte le distanze stradali della Francia.




5- LA REGGIA DI VERSAILLES
Se siete cresciuti guardando Lady Oscar, non potete perdervela.
Sappiate che nacque per volere del giovane LUIGI XIV, il re sole, per allontanarsi dalla capitale e dai suoi cittadini, temuti e considerati difficili da tenere sotto controllo. Versailles rimase la sede del potere politico del regno di Francia dal 1682 quando il Re vi trasferì la propria corte sino a quando la famiglia reale non fu costretta a fare ritorno nella capitale nell'ottobre del 1789 agli albori della Rivoluzione Francese.

6-LA SAINTE-CHAPELLE DI PARIGI
Venne costruita per volere di Luigi IX come cappella palatina del medievale palazzo dei re di Francia al fine di custodirvi la Corona di spine, un frammento della vera croce e diverse altre reliquie della passione che il sovrano aveva acquisito a partire dal 1239.
È la prima di una serie di Saintes chapelles erette tra il XIII e il XVI, fu concepita come un vasto reliquiario quasi interamente vetrato che si distingue per l'eleganza e l'arditezza della propria architettura, che si manifesta attraverso una notevole altezza e la soppressione quasi totale della muratura al livello delle finestre della cappella superiore.
La Sainte-Chapelle è divisa in due parti: una era il luogo di preghiera del popolo, l'altra ospitava la famiglia reale e i nobili che raggiungevano la Cappella attraverso un passaggio protetto che portava al Palazzo di Giustizia, allora sede reale. Entrate ed ammirate la splendida luce colorata che filtra attraverso le vetrate. Le scene raccontano diversi episodi della Bibbia, tra cui la Genesi, l’Esodo, la storia delle reliquie della Passione, il Libro dei Re e molto altro.

7-ARCO DI TRIONFO
Si trova all'inizio del famoso viale dei Champs-Élysées, al centro della Place de l'Étoile (oggi chiamata Place Charles de Gaulle). Il monumento fu voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz. Approfittatene per un'indimenticabile passeggiata.


8-GIARDINO DELLE TUILERIES
Lo trovate ubicato fra il museo del Louvre e Place de la Concorde. Creato da Caterina de Medici come giardino del palazzo delle Tuileries nel 1564, venne aperto al pubblico nel 1667 e divenne un parco pubblico dopo la Rivoluzione francese.
Io, ricordo ancora come fosse ieri, ne ho approfittato per fare una breve sosta dopo la colazione e prima di visitare il Louvre. E per farvi capire in che condizioni abbia ridotto il mio fidanzato per cogliere ogni frammento di questa città vi lascio una foto.




9-MOULIN ROUGE
Parigi offre varie connessioni con il mondo del cinema. E se a tal proposito vi dicessi musical e per aiutarvi aggiungessi con Nicole Kidman e Ewan McGregor il riferimento sarebbe ovvio: il Moulin Rouge!
Forse non lo sapete ma nacque sull'onda del successo del Moulin de la Galette, un ristorante danzante ricavato nel 1870 dentro un vecchio mulino a vento nella parte alta di Montmartre.
Charles Ziedler e Joseph Oller, allora proprietari dell'Olympia pensarono di creare un cabaret sullo stesso stile del Moulin de la Galette a Pigalle e di costruirvi sopra un mulino ovviamente finto, vista la mancanza di vento in quella zona.
Il suo successo fu pressoché immediato, anche per il repertorio di danze e spettacoli, fra cui il celeberrimo can-can.

10-PLACE DE LA CONCORDE
La piazza è stata costruita da Ange-Jacques Gabriel nel 1755 come un ottagono con il perimetro delimitato dagli Champs-Élysées e dal Giardino delle Tuileries. Piccola curiosità: le fontane, aggiunte successivamente da Jacques Hittorff, sono ispirate a quelle della basilica di San Pietro a Roma.
Prestate attenzione al centro della piazza dove troverete l'obelisco egizio di Luxor, vecchio ormai 3300 anni (XIII secolo a.C.), arrivato nel 1836, alto 2286 centimetri, in sieniterosa, pesa 227 tonnellate e i geroglifici che lo coprono celebrano la gloria del faraone Ramesse II.

Queste sono solamente 10 cose da vedere a Parigi ma sappiate che la città offre molto ma molto ancora, dallo shopping all'arte passando per il paesaggio e il cibo.
Fatemi sapere se sono riuscita a renderle giustizia e soprattutto raccontatemi se ci andrete o se ci siete già stati!!
Non vedo l'ora di sapere le vostre avventure!!
Nel frattempo seguitemi su instagram e cercatemi con l'hastag #tetadventures o #teamgennymakeup per scoprire in anteprima i prossimi articoli e rimanere sempre aggiornati!!
Bon voyage!!!
Francesca


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VESTITI ALICE CLOSET E MAKE UP

"Per essere insostituibili bisogna essere unici"
Lo diceva Coco Chanel, ed è forse la frase che rispecchia maggiormente i nostri tempi. Quando osservo la gente vedo in loro una voglia incredibile di trasmettere un senso di unicità. Dal look, al dettaglio di un accessorio, alla ricerca continua dell'oggetto unico, nuovo o personalizzato.


Per il mio compleanno e in generale in questo periodo sento di dover cercare quel vestito che mi rappresenta e che mi sta bene addosso in tutti i sensi ecco perchè mi rivolgo ad Alice che collabora con me nel blog e realizza capi non in serie ma a pezzi limitati o unici.



Quando sono andata al suo laboratorio insieme abbiamo toccato le stoffe e pensato al modello perfetto, è stata un'emozione fortissima! Arrivati al momento make up sapevo di avere una grande responsabilità. Ho utilizzato gli Eye Tint 4 e 26 di Armani e l'eyeliner, il rossetto Nyx e il fard Benecons e tanto altro come una piccola chimica che cerca la pozione magica.


Il secondo vestito che ha realizzata per me Alice, è stato studiato il medesimo giorno, mentre guardavamo le stoffe, questa rossa le ho detto!
Come non restare colpiti da questo tessuto.
Se l'abito lungo mi ha fatto sentire super a mio agio questo è stato una sensazione di forza incredibile. Nasconde le forme ma non troppo ed è super femminile.


Questa volta del trucco si è occupato Stefano, bravissimo truccatore Givenchy. Appena ci siamo incontrati gli ho detto: "scusami non volevo limitarti con questo vestito". Mi piace dare carta bianca sempre ai truccatori e non influirli sulla scelta del colore ma la voglia di mettere questo abito era troppo forte.
"Facciamo qualcosa di sobrio" dice lui sorridendo e poi pennelli alla mano, gioca con colori come il nero, il fucsia il viola e il rosso.
Mi trucca le labbra con le lip liner 09 e 06 applica il rossetto rouge Intardit 13


e io resto incantata!


Ho passato serate bellissime ed emozioni indescrivibili anche nel momento dei preparativi. La cosa che vi consiglio col cuore se avete occasioni importanti o come dico sempre io volete crearvele..è di circondarvi di persone belle dentro e super creative con le quali avete una forte sintonia dal truccatore, allo stilista ecc e poi tutto il resto viene da sé!

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ROAD TO ATENE - Francesca

La storia degli Ateniesi comincia con un mito che racconta come la dea Atena diventò la sua protettrice.
Appena Atene fu fondata venne stabilito che sarebbe diventata la città più potente e prospera di tutta la Grecia. Per questo motivo la dea Atena decise di prenderla sotto la sua custodia, ma anche Poseidone, il dio del mare, voleva tenerla sotto la sua protezione. Le due divinità iniziarono a discutere, così Zeus decise che sarebbero stati gli ateniesi a risolvere la questione. Atena e Poseidone mostrarono ciascuno il proprio dono alla città. Poseidone fece comparire un magnifico cavallo, mentre Atena fece nascere dal terreno un ulivo. A quel punto dalla folla si fece avanti uno degli anziani più autorevoli affermando che entrambi i doni erano degni di essere scelti e avevano un significato: il cavallo rappresentava la forza, il coraggio, la guerra, mentre l'ulivo la prudenza, la serenità, la pace. L'anziano disse anche che la guerra poteva portare ricchezze, potere, ma era incerta; invece la pace, anche se i beni che concedeva erano meno vistosi, erano anche più sicuri e duraturi. Dopo la decisione i cittadini promisero a Poseidone che avrebbero innalzato un tempio anche per lui e gli avrebbero concesso i sacrifici dovuti, per mantenere il suo favore: infatti, Atene si trovava poco distante dal mare, e quest'ultimo sarebbe divenuto il fulcro della sua civiltà. Sotto la protezione di Atena, dea della saggezza, Atene diventò una città fiorente, abile anche nelle guerre, per l'intelligenza e per l'attento uso della tattica dei suoi comandanti. Finché Atene mantenne i valori della prudenza, della diplomazia, della pace, visse senza problemi: quando li abbandonò, decadde e venne assoggettata.


Non so voi ma se avessi dovuto scegliere un posto dove vivere nel passato sarebbe stato proprio questo, spero di riuscire a farvi capire le meraviglie di quel mondo e volevo approfittare anche per ringraziare pubblicamente la mia dolce metà che mi ha regalato questo meraviglioso viaggio!
GRAZIE CHRISTIAN
La prima cosa che vi consiglio è, se soffrite il caldo anche solo poco, non andateci tra giugno e agosto altrimenti schiatterete!!! Diciamo che io ci sono stata a fine Giugno e all'ombra vi erano 40 gradi, c'è stato pure un giorno in cui ho raggiunto la bevuta di ben 6 litri d'acqua.
Atene è una città che o amerete o odierete, piena di gente, caotica, immensa ma favolosa, magica, speciale.
L'Atene del terzo secolo, se potessimo visitarla, ci sembrerebbe quasi popolata di pazzi”
Non a caso questo è quello che disse Friedrich Nietzsche e io vi dico che sono immensamente pazza!
E voi lo sarete con me dopo che leggerete del mio ultimo viaggio??
Chi decide di scoprire ogni suo angolo sarà affascinato dall’ archeologia e dalla sua storia ma rimarrà sorpreso dai numerosi locali notturni.
Gli stupendi monumenti di Atene risalgono a epoche lontanissime e si alternano alla modernità degli edifici dei suoi quartieri alla moda: Atene ha il privilegio di non somigliare a nessun’altra città della Grecia ed è il perfetto connubio tra l’atmosfera dalle grandi città e quella dei piccoli borghi.
E ora LET'S GO!!!
Quando uscite dall'aeroporto, immenso, dirigetevi verso la metro e prendete la linea 3 (quella blu sulle varie cartine) dirigendovi verso il centro, fermata centrale Syntagma o Monastiraki.
Descrivere in poche righe quello che Atene può offrire al visitatore è impossibile ma cercherò di essere meno prolissa che posso e se volete sapere altro chiedetemi senza indugi.
Ci sono molte cose da vedere ad Atene tra cui la principale è sicuramente l’Acropoli, se volete visitarla andate o alla mattina presto o nel tardo pomeriggio e munitevi di acqua e crema solare; quando raggiungete la biglietteria potete scegliere se fare il biglietto normale a 20 euro o quello cumulativo a 30 euro (io ho fatto il secondo perché comprendeva vari musei oltre che le varie agorà). Saliti su questa enorme rocca spianata troverete parecchi resti archeologi, tra cui il Partenone (tempio greco dedicato alla dea Atena), l'antico tempio di Atena Poliàs, il tempio di Atena Nike, l'Eretteo (ammirate la loggia con le cariatidi, non quelle originali perché si trovano al museo dell'acropoli), Odeo di Erode Attico, Teatro di Dioniso, e via dicendo.






Finita l'acropoli procedete per l'agorà, la piazza principale della città, che comprende anch'essa templi e strutture a volontà, ammirate per bene il tempio di Efesto e lo Stoà di Attalo; continuate ammirando la Biblioteca di Adriano e l'agorà romana, soffermandovi ad ammirare la torre dei venti, sotto una cornice adornata da teste di leone, con funzione di grondaia, corre il famoso fregio raffigurante le otto divinità del venti: Borea (N), Kaikias (NE), Euro (E), Apeliote (SE), Noto (Astreo) (S), Lips (SO), Zefiro (O), e Skiron (NO). I Venti sono raffigurati in volo, con le ali spiegate, recanti frutti, corni o bacili d'acqua come doni simbolici della stagione in cui spirano. In un secondo tempo, quando la torre cambiò funzione, furono aggiunte sotto il fregio nove meridiane per poter verificare l'ora solare in ogni stagione. All'interno si trovava anche un orologio idraulico alimentato dalla fonte Klepsidra, situata sull'Acropoli.



Atene offre un'infinità di posti da ammirare: l'area archeologica del Ceramico, Zappeion, Areopago, Pnika, Arco di Adriano, Museo archeologico nazionale, Museo dell'Acropoli, le esposizioni archeologiche di Syntagma, Panepistimio, Evangelismos e Dafni, nelle omonime stazioni della metropolitana, il museo Benaki e molto molto altro



Non dimenticatevi di fare un salto allo stadio Panathinaiko, famoso per aver ospitato gli eventi principali dei Giochi della I Olimpiade, dei Giochi olimpici intermedi ed alcuni eventi dei Giochi della XXVIII Olimpiade, vi daranno una guida gratis da ascoltare nella vostra lingua inclusa nel biglietto; il tempio di Zeus Olimpio, durante il periodo ellenistico e il periodo romano è stato il tempio più grande della Grecia; e piazza Syntagma, si apre di fronte al Parlamento Ellenico e potete ammirare gli euzoni, i soldati con la caratteristica fustanella (gonnellino) e le babbucce con la punta ricurva, che fanno il cambio della guardia davanti alla tomba del milite ignoto.



Oltre a visitare i vari monumenti e i vari musei vale la pena salire sulle colline di Filopappo e della Prince per godersi la vista sulla città; e fare la passeggiata pedonale intorno all'acropoli con annesso shopping.
Tutto si può dire di Atene, può piacere o meno, ma vale la pena visitarla, la magia che vedrete vi farà capire cosa intendo e se vi prendete una sera per mangiare in uno dei ristoranti al terzo piano ai piedi dell'acropoli capirete ancora meglio!
Fossi in voi farei già le valigie...
Kalispera, Francesca






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IL CORSETTO: PIACERE TORTURA? - PRIMA PARTE - Alice

Alzi la mano chi non ha mai desiderato di indossare un corsetto! Beh, che l’abbiate alzata o meno, sappiate che questo capo sta tornando prepotentemente di moda. Chi non ricorda la famosa scena di “Via col Vento”, in cui una meravigliosa Vivien Leigh si fa stringere il corsetto da Mami? 😊 Tra i miei film preferiti, tra l’altro!



(Via col Vento -1939- Copyright: Everett Collection)

Ma andiamo con ordine.
Del corsetto si hanno le prime informazioni già dal 1300, ma fù nel epoca Vittoriana che ebbe un vero boom.
A quell’ epoca il sogno di ogni donna era avere un vitino da vespa che non superasse i 40 cm! Sì, avete letto bene, 40 cm. Infatti molti uomini erano in grado di cingere la vita di una nobildonna con le mani…
Ne esistevano di varie forme e modelli, dai più semplici in cotone a quelli in seta, broccato o damasco e decorati poi con pizzi e merletti.




(Corsetto vittoriano)

Ovviamente a causa dei corsetti tenuti troppo stretti, iniziarono a manifestarsi una serie di spiacevoli conseguenze, tra cui:
  • Svenimenti e capogiri;
  • Gravidanze interrotte o bambini nati malformati o nati morti; infatti, a quei tempi, si continuava ad indossare il corsetto anche in gravidanza, con conseguenze davvero drammatiche;
  • Perforazione di organi, dovuti al fatto che la cassa toracica, sotto la enorme pressione del corsetto, spostasse a lungo andare le ultime costole (esiste infatti un episodio riportato da un giornale parigino del 1850, in cui una gi
    • ovane donna morì ad un ballo, a causa di una perforazione al fegato);
    • Spostamento e deformazione della cassa toracica e dei vari organi;
    • Difficoltà digestive;


(Pubblicità dell’epoca)





(Deformazione del busto e della cassa toracica, dovuto a corsetti esageratamente stretti)

Il corsetto, inoltre, era un capo che andava indossato praticamente sempre a quell’epoca: c’era persino il corsetto per poter fare sport, realizzato con fasce elastiche e senza stecche.
Basti pensare che esistevano anche dei corsetti in ferro, vere e proprie gabbie di tortura, che costringevano il corpo a forme innaturali…per fortuna, vennero abbandonati poco dopo.



Spero di non avervi traumatizzato troppo! Sappiate comunque che questo capo, ai giorni nostri, non è più uno strumento di tortura come una volta, ma si può indossare tranquillamente in qualche occasione speciale!
Nel prossimo post, vi parlerò appunto del corsetto ai giorni nostri e di come è fatto; come si indossa e come abbinarlo al vostro guardaroba, con anche qualche modello realizzato da me!
Alice – AliceCloset-


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CENTROTAVOLA MARE ALL' ACQUA DELL' ELBA


Estate e voglia di profumo di mare in casa, così nasce l'idea con Francesca di realizzare delle composizioni fai da te insieme.


La freschezza del profumo dell' Acqua dell' Elba racchiusa nei preziosi gessetti, ideali per profumare la casa ma anche i cassetti, gli armadi e l'auto.
Il tema marino viene ripreso anche dalle forme delle varie conchiglie e dalla colorazione tipica del brand.


Le rose sono petali di sapone di colore rosso in contrasto con l'azzurro. Noi abbiamo aperto i boccioli per rendere la composizione davvero particolare.


Il piatto di legno ha una forma ad onda ed è fatto artigianalmente.


La candela l'ho acquistata all' Ikea ma potete trovarle davvero ovunque di colorate ed economiche.


Se volete provare a realizzare anche voi un centro tavola profumato vi basterà disporre a vostro piacimento la candela, i gessetti e i petali di sapone.
Noi lo abbiamo realizzato disponendo i fiori qua e la e mettendo le conchiglie profumate sia vicino la candela che sopra i petali.


Fateci sapere se vi è piaciuta la nostra idea e se proverete a fare dei centrotavola fai da te e mandateci le vostre foto.
Amo questo profumo mi fa venir voglia di viaggiare, se chiudo gli occhi sono in spiaggia precisamente all' Isola d' Elba..

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ESTATE E ABBRONZATURA - Chiara

Siamo arrivati al periodo dell’anno tanto atteso da noi donne; c’è chi lo attende per sfoggiare il fisico per cui ha sudato tutto l’inverno, chi per fare conquiste sotto l’ombrellone e chi come me invece spera di poter far variare un po’ l’aspetto pallido e malaticcio della pelle; ma tutte indistintamente puntiamo ad avere un’abbronzatura invidiabile.


Per fare ciò, care mie, abbiamo bisogno di utilizzare al meglio I SOLARI! Non usate scuse come che siete già scure o che se li usate non prendete colore! I solari vanno usati sempre, le pelli più chiare devono preferire le protezioni alte durante tutto il periodo estivo, le pelli medie possono invece utilizzare protezioni come la 30 o la 20; le protezioni ancora più basse sono per le persone di colore o vanno preferite durante i mesi invernali per le "palliducce" come me. Ne esistono di tutte le formulazioni e potete scegliere quella che vi è più congeniale: gli stick vanno bene per viso e ascelle perché resistono meglio ad acqua e sudore, per il resto del corpo cercate una formula fresca e leggera che non debba essere massaggiata troppo a lungo per non stressare la pelle; potete anche optare per protezioni che contengano degli acceleratori, ovvero sostanze che vanno a intensificare ed uniformare l’abbronzatura. Esistono anche integratori per bocca (solitamente pastiglie, ma anche liquidi che aiutano anche il drenaggio) che se assunti nei mesi antecedenti all’ esposizione faranno produrre al vostro organismo elastina e collagene in gran quantità per proteggere la pelle dal rischio rughe e stimoleranno l’attivazione della melatonina, una componente delle cellule che a contatto col sole vi fa pian pianino assumere quel bel colorito ambrato.
Ma soprattutto, per avere una pelle invidiabile dovete mantenere in buono stato tutto il corpo in generale, in parole povere uno scrub alla settimana per eliminare le cellule morte (no tranquille non fa andare via l’abbronzatura perché la melanina si trova negli strati profondi della pelle) e date fondo alle creme idratanti e ai doposole che avete in casa per mantenervi idratate, in particolar modo dopo le esposizioni al sole!


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